Il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto rappresenta uno dei luoghi simbolo della memoria della Grande Guerra in Italia. Ospitato nell’antico Palazzo Municipale di Ceneda (sec. XVI), che conserva affreschi di Pomponio Amalteo sotto il loggiato e dipinti di Giovanni De Min nella sala consiliare, venne inaugurato il 2 novembre 1938, in occasione del ventennale della liberazione della città, grazie alla raccolta donata dal vittoriese Luigi Marson (1899-1952). Questa collezione iniziale, ricca di armi, attrezzature ed oggetti di vita quotidiana, oltre che di documenti, manoscritti e pubblicazioni, venne poi accresciuta costantemente nel tempo da altre continue donazioni, tra cui l’importante raccolta di Luigi Marzocchi, operatore fotografico del Comando Supremo Italiano. Recentemente ristrutturato e dotato di un nuovo allestimento, il Museo della Battaglia ora ripropone al pubblico questo svariato patrimonio con l’impiego delle tecnologie più moderne e con effetti di grande suggestione, pur mantenendo testimonianza anche dell’esposizione originale, oramai storicizzata, che conserva i cimeli come vere e proprie reliquie.