Il Museo “La vita del soldato nella Grande Guerra”, riallestito nel 2011 nei locali ristrutturati adiacenti la nuova biblioteca civica di Recoaro, espone una straordinaria raccolta di testimonianze materiali d’uso quotidiano, in dotazione sul fronte alpino durante la Prima Guerra Mondiale. Recuperati sui luoghi di battaglia, prevalentemente nelle zone dell’Adamello e del Pasubio, dal recoarese Antonio Storti, gli oggetti, ora a disposizione della pubblica fruizione, offrono un’inedita prospettiva sulle condizioni di vita dei soldati al fronte. Dal vestiario all’alimentazione, dall’igiene personale ai lavori di trincea, dalla difesa individuale ai rari momenti di riposo, l’esposizione presenta una guerra quasi lontana dalla realtà descritta dalle notizie ufficiali e dalle fotografie; una visione purgata dal fango, dal sangue, dall’odio. Vi è forse in questi oggetti un alone di distacco che avvolge l’avvenimento storico. L’effimero e il mito della Grande Guerra si confondono in questa esposizione, volutamente antieroica, quasi domestica, dove i ricordi dei soldati, le loro speranze, il battere dei cannoni, il vento della terra aspra, l’avanzare e il ritirarsi, la storia insomma del tremendo guerreggiare, si fa scansione di vita e proprio in questa sua semplicità rappresenta uno dei significati più alti dell’eterna vicenda dell’uomo.