Il Museo Storico del Col di Lana, intitolato a Carlo Ragnes – progettista della chiesetta situata sulla cima del monte – è di proprietà
di Ezio Ragnes, figlio di Carlo.
Il museo è stato realizzato ed inaugurato alla fine del 1994 e si trova all’interno di un edificio una volta adibito a rifugio.
Ezio Ragnes ricerca personalmente i reperti di guerra in mostra nelle due sale al primo piano dell’edificio, oltre che nell’atrio dello stesso (situato al piano terreno). L’ultimo ritrovamento significativo risale al 13.08.1997: in questa data, infatti, Ezio Ragnes sulle pendici del Col di Lana ha rinvenuto un teschio di un giovane militare morto nella Grande Guerra.
Fra le Tofane e il Pasubio furono fatte scoppiare durante la prima guerra mondiale 33 mine sotterranee, cinque delle quali nel massiccio del Col di Lana e del Sief. La cima del Col di Lana fu
conquistata dagli italiani proprio tramite lo scoppio di una mina, fatta brillare nella notte tra il 17 e il 18 aprile 1916. Ai primi del novembre 1917 ci fu però la rotta di Caporetto e tutta la zona di Livinallongo, compreso il Col di Lana, ritornò terra austriaca.